Alcune associazioni ambientaliste stanno esprimendo preoccupazione per gli effetti che gli interventi edilizi fatti in grande quantità in questo periodo possono avere sugli animali, ed in generale sulla biodiversità urbana.
Oltre alla notissima ed odiatissima specie dei piccioni, sono molte le altre specie che sfruttano palazzi e manufatti per nidificare nelle nostre città svolgendo un ruolo importante nell’ecosistema urbano cibandosi di insetti e invertebrati. Anche nemici dei colombi, come i falchi, usano i nostri edifici.
L’invito delle associazioni, rivolto a proprietari, progettisti e responsabili di cantiere (indirettamente anche agli amministratori) è quello di prestare attenzione agli interventi e consultare gli esperti per avere accesso alle possibili soluzioni da mettere in pratica per escludere selettivamente i colombi dai nostri edifici senza impedirne l’accesso a specie minacciate.
Un invito a tenere presenti le esigenze della fauna cittadina, eventualmente anche pensando alla collocazione di casette nido provvisorie sui ponteggi durante i lavori, quando questi avvengono durante la stagione riproduttiva.
Se quest’ultimo aspetto può essere piuttosto problematico (in molti casi l’installazione di nidi temporanei sui ponteggi causerebbe interazione difficoltosa tra operai e fauna), la parte più generale di queste raccomandazioni, di fatto, altro non è che un monito al rispetto della legge che vieta la distruzione di nidi e l’ucccisione di animali. Il maltrattamento e l’uccisione di animali è anche punita ai sensi della legislazione penale. Un monito, più che un invito, che tutti devono tenere in debita considerazione.